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ACcidenti che stile!

L’Azione Cattolica Italiana è un’associazione di laici, ragazzi, giovani e adulti, impegnati a vivere, ciascuno a propria misura e in forma comunitaria, l’esperienza di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità è la definizione che si trova dell’associazione.

Molti direbbero che sono belle parole per fare scena; ma non è così, una volta che fai parte dell’associazione sperimenti tutto ciò: la bellezza delle relazioni, la formazione umana e cristiana e il servizio.

Cominciai a far parte dell’Azione Cattolica dall’età di 8 anni, strinsi un forte legame con un’educatrice, non mi volevo più staccare da lei tant’è mi dovettero inserire nel suo gruppo ACR. In AC si creano relazioni ed amicizie davvero importanti ed autentiche a tutte le età e con tutte le età; ci si sente proprio una grande famiglia, si fa esperienza di famiglia.

Durante i pomeriggi del sabato trascorsi in oratorio ho imparato a stare con gli altri, il gioco di squadra e l‘essenzialità. Poi si cresce si passa al gruppo giovanissimi si affrontano tematiche che in pochi altri ambiti affronti, scegli di metterti in gioco e a volte di metterti a nudo, di affrontare tante cose che in nessun altro ambito succede se non in AC.

Poi ci sono esperienze, campi estivi, esercizi spirituali, incontri diocesani e nazionali, che una volta sperimentate, almeno per quanto riguarda la mia esperienza, senti sempre più il bisogno di continuarle a fare perché ti danno davvero tanto nel cuore e ti lasciano un sapore unico, il sapore della vita, della passione, dell’essere protagonista delle tue giornate e di crescere nella fede e nell’amicizia con Dio.

Si cresce e ti chiedono di essere educatrice dell’ACR. Essere educatore dei più piccoli mi ha insegnato a donare tanto e accorgersi che sarà sempre di più quello che ricevi che quello che doni, ho imparato il lavoro di squadra, la collaborazione con gli altri e mi sono sentita accompagnata dagli educatori più grandi.

In AC ho anche percorso il viaggio della fede, camminando insieme agli altri, agli amici, alle persone che incontro ho scoperto le tracce del Signore. L’associazione mi ha aiutata ad essere cristiana nella fede, ad essere una laica nel mondo, ad avere attenzione al bene comune, al mettere davanti al bene individuale il bene comune, l’attenzione al creato, ad essere una cittadina responsabile.  

Insomma, per me, l’associazione è stata ed è una bella immagine di Chiesa, un’associazione che utilizza lo stile del cuore: qualità di relazione, di tempo speso bene, un linguaggio al passo con i tempi, evangelizzare con gioia e la cura dell’altro.

Ora, sono presidente parrocchiale e cerco, spero nel miglior modo possibile, di trasmettere agli altri tutto quello che ho imparato, grazie all’associazione. Vorrei trasmettere il bello del “camminare insieme”, la gioia della responsabilità, il vivere la propria esperienza di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità in forma personale e comunitaria, l’essere attenti, come singoli e come comunità, alla crescita delle persone che incontriamo e che ci sono state affidate. Spero di riuscirci.

Sara Bernardi