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Santissima Trinità


Commento al Vangelo nella Solennità della Santissima Trinità

"Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo"

Con la Solennità di oggi, la Santissima Trinità, il nostro cuore si riempie di gioia perché Dio che è amore ci invita a condividere e a partecipare per grazia al suo mistero di amore, accogliendo il suo amore per noi e rispondendo a questo amore in modo reale e concreto nella missione di annunciare e testimoniare il Vangelo ai fratelli.

La solennità di oggi ci permette di riflettere su una realtà straordinaria, Dio non è un monolite solitario, ma è comunione di Persone, di amore e di relazione: Padre, Figlio e Spirito Santo.

Gesù risorto invia i suoi discepoli ad annunciare il Vangelo, ad essere suoi testimoni e ad ammaestrare tutte le genti battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questo brano del Vangelo di Matteo è l'unico del Nuovo Testamento che ci presenta le tre persone della Trinità unite in un'unica formula. È proprio "nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" che i cristiani sono stati battezzati. E' importante soffermarci oggi proprio sulla dignità e importanza del nostro battesimo, attraverso il quale siamo diventati figli di Dio, "eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria" (Rm 8, 17).

Grazie al battesimo iniziamo a far parte della famiglia divina: siamo in relazione con il Padre che ci ha creati e ci genera ad una nuova vita, con il Figlio, che ci ha salvati e redenti, e con lo Spirito Santo, che ci santifica e ci comunica la vita divina.

Il dono che Dio ci ha fatto è nella pienezza della gratuità, il Figlio di Dio si è fatto uomo per rivelarci l'amore del Padre e per comunicare lo Spirito Santo. L'incarnazione e la redenzione hanno lo scopo d'introdurci alla vita intima di Dio, che è una vita di amore e di relazione. È un amore così forte che un antico autore ha affermato che "il bacio che si scambiano il Padre e il Figlio è lo Spirito Santo".

Il beato Giovanni Paolo II parlando della Trinità afferma che "Dio non è solitudine ma una famiglia", ed è a questo che siamo chiamati anche noi, a costruire con Dio la famiglia umana.

La nostra relazione con la Trinità è fonte di gioia ma allo stesso tempo porta con se una grande responsabilità e numerose esigenze, infatti l'amore autentico, al quale siamo chiamati, coinvolge tutte le nostre capacità umane e chiede l'offerta di tutto noi stessi. Questo non deve però spaventarci perché la grazia di Dio ci sostiene e ci fa progredire nella via dell'amore rendendoci sempre più partecipi della vita stessa della Santissima Trinità: "tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo "Abbà Padre!".


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