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Il Parroco

 

 Joseph Paul Palliparambil, nato ad Aroor (India)  il   17.05. 1964; ordinato sacerdote il 22.12.1990. Parroco della Parrocchia S.Caterina da Siena - Castagnetta- Ardea - Amministratore Parrocchiale della Parrocchia Cuore Immacolato della Vergine Maria, Albano Laziale - Notaio del Tribunale Ecclesiastico Diocesano

 

                                                                                                  

 

 

                                                                        IL  PARROCO  EMERITO

Umberto Galeassi, nato ad Albano Laziale, il 25.08.1930, ordinato sacerdote il 29.06.1956 parroco dal 10 ottobre 1960 al 25 settembre 2013, è Cappellano di Sua Santità dal 16.08.2004 e Canonico Effettivo del Capitolo Cattedrale. E' Vicario Episcopale per gli Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita apostolica.

50 ANNI DI STORIA

Dal 10 ottobre 1960, ininterrottamente, sono presente in questa Parrocchia “Cuore Immacolato della Vergine Maria”, ubicata nei due Comuni di Albano e Ariccia: erano passati pochi mesi dalla erezione canonica, 6 giugno 1959, per lo zelo pastorale di S.E. Rev.ma Mons. Raffaele Macario, il Presule che mi ha conferito l’Ordine del Presbiterato e per il quale esprimo gratitudine e riconoscenza con perenne ricordo nella preghiera


Quella mattina celebrai la S. Messa nel piano terra del palazzo abitato dai dipendenti comunali, dal momento che già era stata avviata la pratica religiosa grazie al Parroco della Chiesa Cattedrale “S. Pancrazio” Mons. Cesare Guerrucci, dal Sac. Primo Stella in qualità di Vicario Economo e dalle Suore Oblate di Gesù e Maria.
Giunsi in questa Parrocchia con poca esperienza pastorale svolta nei tre anni precedenti in Ariccia alla Parrocchia “S. Maria Assunta in Cielo”, comprendente allora anche la zona di Galloro.
Ancora oggi mi tornano alla mente le figure dei due Parroci: D. Vito Martella prima e D. Fernando Salvestrini poi, sacerdoti di venerata memoria, e le Associazioni dei quattro rami di Azione Cattolica e l’Oratorio di Via Silvia. Mi fu utile quanto avevo assimilato nel Seminario Regionale di Anagni dai carissimi Padri Gesuiti. Ottima esperienza fu anche il tempo dedicato all’Ufficio Parrocchiale, all’assistenza religiosa ai malati e al servizio liturgico quotidiano nella Chiesa Parrocchiale.
Iniziai quindi le attività pastorali in questo quartiere sviluppando e intensificando quanto avevo vissuto negli anni precedenti.
Non è stato difficile, in seguito, svolgere la pastorale alla luce dei Convegni Diocesani secondo le direttive dei Vescovi che si sono susseguiti: S.E. Mons. Gaetano Bonicelli, S.E. Mons. Dante Bernini con l’Ausiliare S. E. Mons. Paolo Gillet, S.E. Mons. Agostino Vallini, attuale Em.mo Cardinale Vicario per la Diocesi di Roma, come al presente il Vescovo S.E. Mons. Marcello Semeraro.
Oh, quante persone mi tornano alla mente e tutte le famiglie residenti nel Quartiere e visitate ogni anno nel Tempo di Quaresima in questi 50 anni !
Ho sempre incontrato gente fondamentalmente buona e disposta ai valori morali, religiosi e sociali.
Non sono mancati uomini e donne iscritti e operanti nelle file dell’Azione Cattolica con i gruppi di seniores, juniores, prejuniores, aspiranti maggiori e minori con il coronamento dei fanciulli ben distinti in “fiamme rosse e verdi” con le loro delegate.
Che dire poi delle Associazioni dell’Apostolato della preghiera con riconoscimento al Centro Nazionale di Roma (di qui anche le Giornate Eucaristiche) e del Rosario Perpetuo ben collegata con il centro di S. Maria Novella a Firenze?
Così c’è anche il Gruppo di Preghiera “S. Pio da Pietrelcina” collegato con S. Giovanni Rotondo e da vari anni la Visita Domiciliare Mensile della Sacra Famiglia con l’impegno che il nucleo familiare, il quale riceve in casa l’Immagine, si raccolga in preghiera e nella lettura del Vangelo.
Non va dimenticata la realizzazione, già da molti anni, del Presepio grazie anche a Tomasi Pio e alla cornice dei collaboratori, dei quali si è fatta memoria nel volume pubblicato nel 2007.
Indimenticabili sono state le Gare di cultura religiosa in Campo Diocesano e Regionale. A questo proposito conserviamo la bella medaglia del Papa Beato Giovanni XXIII consegnata al rappresentante del gruppo ragazzi: De Angelis Alessandro a C.Gandolfo (settembre 1962). Le gare di cultura religiosa si effettuavano anche con il Gruppo dei Ministranti, dei quali conserviamo in Parrocchia non pochi diplomi conseguiti.
Come nel passato, anche al presente si fanno onore, con risposta generosa dei più grandi, i gruppi: Giovani, Giovanissimi e Ragazzi di Azione Cattolica con gli incontri settimanali di formazione e l’attività ricreativa nel piccolo ma attivo Oratorio del Sabato pomeriggio e della Domenica dopo la S. Messa Comunitaria animata al suono della chitarra da Giovanni, Daniele, Chiara, Giammarco e Matteo. A questo punto non si può fare a meno di ricordare le novizie delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, che per diversi anni hanno prestato aiuto e servizio a vantaggio dei nostri ragazzi e giovani venendo dalla Casa del Noviziato Internazionale di Castel Gandolfo.
E se nel passato i nostri ragazzi hanno partecipato ai Campi Scuola del G.A.M. (Gioventù Ardente Mariana), al presente e, già da vari anni, godono dei Campi Scuola guidati dal Centro Diocesano di Azione Cattolica in unione con altre Parrocchie.
Come non ricordare i bambini delle 3e - 4 e - 5 e con le loro rispettive insegnanti delle Scuole Elementari di Albano e di Ariccia quando si potevano svolgere nelle loro aule le venti lezioni di religione integrative gratuite! E, poi, quell’ora settimanale di Religione che mi faceva incontrare non poche centinaia di ragazzi nelle Scuole Medie Statali “Giovanni Pascoli” e “Luigi Negrelli” (attualmente “Roberto Pezzi”) fino a quando, per limiti di età, ho dovuto lasciare. Qualche insegnante, un po’ avanzata in età, mi ha richiamato alla mente il “Doposcuola” a vantaggio dei bambini e ragazzi del Quartiere negli anni ‘60 grazie al Centro Italiano Femminile (C.I.F.) di cui Presidente locale era la sig.ra Flora Costantini.
In questo clima di incontri con i bambini e i ragazzi, ricordo l’attività catechistica per i Sacramenti della Iniziazione Cristiana, come al presente, grazie alle Catechiste, qualificate per la formazione morale e dottrinale offerta loro dal Centro Diocesano per la Catechesi. In loro ho sempre constatato tanta disponibilità e buona volontà. A dire la verità sono state tante le catechiste in questi 50 anni, comprese anche non poche Suore provenienti da vari Istituti, come le Suore Oblate di Gesù e Maria, le figlie di Maria Ausiliatrice, le Suore di Gesù Crocifisso, le Suore Pie Discepole, le Suore di Gesù Buon Pastore, le Suore Maestre Pie Filippini, le Suore Missionarie del S. Cuore di Hiltrup, le Suore della Sacra Famiglia di Nazareth, le Suore di Maria Immacolata.
E, continuando, ecco alla mente le Escursioni Turistiche, dapprima con i ragazzi in gita premio e poi con gli adulti più volte, lungo l’anno, nelle città e Santuari al Centro, al Sud e al Nord della 

nostra bella Italia: in primo piano a Lourdes più volte e in Terra Santa, Pompei e anche a Fatima e in Polonia con particolare sosta al Santuario della “Divina 

Misericordia” di Cracovia, ad Auschwitz Birkenau e a Czestochowa nel tanto venerato Santuario Mariano di Jasna Gora, poi a Torino per l’ostensione della Sacra Sindone.

Sono stati sempre autentici pellegrinaggi con l’arricchimento della fede e della spiritualità dei partecipanti.
Più volte è stato presente con i nostri fedeli anche Mons. Romolo D’Ottavio, canonico della Chiesa Cattedrale S. Pancrazio.
Cammin facendo, mi sono tornate alla mente le prime “Missioni Popolari” (svolte dal 1° al 12 marzo 1967) predicate dai Missionari Imperiali Borromeo di Roma e realizzate a carattere cittadino.
Fu concretizzato un intenso programma coinvolgendo tutte le categorie: dai bambini ai ragazzi, attraverso le Scuole, e poi alle mamme, agli intellettuali, agli impiegati e professionisti raggiunti anche nelle loro sedi di lavoro e vi furono varie manifestazioni, pellegrinaggi mariani e ore di adorazione.
A ricordo di quelle Missioni è presente sul viale Luciano Scalchi, in vicinanza con via Massimo D’Azeglio, il grande Crocifisso.
In occasione dell’Anno di Fede indetto dal Papa Paolo VI, furono svolte, nel periodo della Quaresima, Giornate speciali di Preghiere e di Istruzione Religiosa così da impegnarci a portare il Vangelo ad ogni famiglia grazie alla collaborazione delle Suore Figlie di San Paolo. In altro periodo è degna di ricordo la “Marcia dei Continenti”, in occasione della “Tre Giorni Missionaria” 

ideata e realizzata dal Sen. Zaccaria Negroni per il quale è aperta la causa di beatificazione. Importante fu la presenza di Fratel Carretto, a suo tempo dirigente nazionale della Gioventù di Azione Cattolica, poi membro dei piccoli fratelli di Focault e missionario nel Sahara. Meraviglioso fu il tema che egli trattò sulla fraternità umana attorno alla Mensa Eucaristica.

Non è difficile incontrare adulti che ricordano l’attività sportiva della Parrocchia sul Campo Pio XII in via Olivella e al Campo Sportivo del nostro Seminario.
Dal calcio non fu difficile passare all’attività della “Filodrammatica”. Così la nostra Parrocchia apriva i battenti alla scuola di “Recitazione” guidata e diretta dai coniugi Guglielmo Francesco e Telese Annamaria. Non avendo la Parrocchia, a suo tempo, le strutture necessarie, si ricorreva alla Sala delle Suore del S. Cuore di Hiltrup in via dei Villini, che sempre gentilmente la concedevano e proprio là furono rappresentate non poche recite e con buon successo.
A dire il vero, questo clima di “Teatro” è subentrato nel nuovo complesso parrocchiale grazie alla famiglia Ascione e attualmente con gli “educatori” di Azione cattolica quali Desiderio Maria Rosaria e Bernardi Sara con la collaborazione di Chiappa Giacomo, Cimino Marta, Conciatori Daniele, Gramiccioli Valerio, Mastrostefano Miriam.
Man mano è cresciuto il numero della popolazione e si è praticata anche la Festa Titolare della Parrocchia e sono venuti alla luce i due bei dipinti su tela (il Sacro Cuore di Gesù a braccia aperte come per accogliere tutti e il Cuore di Maria che esprime l’amore della Madonna) eseguiti da Duilio Colombari; contemporaneamente, Cusano Feliciantonio e Izzo Sebastiano, con il loro gusto artistico e con le loro capacità tecniche, realizzarono la prima illuminazione folkloristica nel Quartiere. Già dallo scorso anno 2009 è tornato, con nuove tecniche, questo segno di festa nei tratti delle vie antistanti la nostra Chiesa per la Festa Titolare l’ultimo sabato di maggio. In questa circostanza, entrata ormai nella vita pratica religiosa del Quartiere, è la partecipazione ufficiale dei Sindaci di Albano e di Ariccia che ci onorano sempre anche con i loro rispettivi “Gonfaloni”.
I Ministranti dalla veste liturgica festiva, guidati dai fratelli D’Annibale: Gabriele prima ed Emanuele poi, sono sempre “corona e gioia” della nostra Comunità. Accanto a loro emergono i carissimi e numerosi “Cavalieri del Cuore Immacolato della Vergine Maria”, che danno una nota di particolare solennità.
Qualche foto del passato ha fatto venire in mente gli Anni Santi: 1975 con i pellegrinaggi alla “Porta Santa” delle Quattro Basiliche Maggiori a Roma. Poi, “l’Anno Santo della Redenzione” indetto dal S. Padre Giovanni Paolo II dal 25 marzo 1983 al 22 aprile 1984 per il 1950° anniversario del Mistero Pasquale di Gesù. E’ stato un Anno Santo vissuto nell’impegno della riconciliazione con Dio e i fratelli e siamo stati aiutati a riscoprire e valorizzare i Sacramenti ad uno ad uno, come aveva ricordato il S. Padre nella Bolla di indizione il 6 gennaio 1983. A ricordo di questo Anno Santo c’è il Grande Crocefisso presso l’altare del S. Cuore e poi si è celebrato, sabato 28 aprile 1984, il Rito della Consacrazione (Dedicazione) della nostra Chiesa; infatti, era stata soltanto benedetta in quel primo ingresso di sabato 5 giugno 1971, giorno di inaugurazione, con S.E. Mons. Macario.
Segno vivo della Consacrazione avvenuta sono le Croci di Bronzo collocate sui pilastri principali in quel punto dove, per le mani di S. E. Mons. Bernini, avvenne l’unzione con il sacro Crisma.
A questo proposito meritano di essere ricordate, quali madrine, le signore: Alma Limiti Cocozza, Anna Cametti, Rosa Albertini Lucifero, Teresa Luisa Maletti Gianfelici.
Abbiamo vissuto in Parrocchia anche una seconda “Missione Popolare” dal 10 al 24 novembre 1985 unitamente a S. E. Mons. Dante Bernini e alle Parrocchie della Vicaria, esattamente sul tema: “Libertà, Giustizia e Pace nascono da un cuore nuovo: Cristo cuore del mondo”.
Noi sacerdoti e popolo di Dio progettammo di metterci in atteggiamento di conversione per rivedere e rinnovare la nostra vita sulle linee del Vangelo. Avvertimmo la necessità di accostarci di nuovo alla parola di Dio come fonte di rinascita interiore.
Per questo le Missioni si svolsero prevalentemente nelle case, in centri di ascolto, per le strade e nelle piazze.
Coordinatore fu il P. Filippo Piccioni dei Frati Minori Cappuccini, con l’assistenza di vari suoi Confratelli o Sacerdoti giunti dall’Aquila, da Cittaducale, da Bracciano, da Viterbo, da Roma, da Fiuggi, da Velletri.
Ancora un particolare ricordo emerge per la Visita Pastorale di S. E. Mons. Dante Bernini sul tema: “Il Signore viene a visitare il suo popolo”. Fu realizzata, dopo accurata preparazione, nella settimana dal 16 al 23 novembre 1986.
Ebbe inizio con la intronizzazione della Parola di Dio: si può osservare sul lato sinistro dell’Aula Ecclesiale il leggio e sovrastante, in ferro battuto, l’aquila simbolo dell’evangelista Giovanni. Fu un “incentivo” perché anche nelle singole famiglie fosse intronizzata la copia della Bibbia, che tutti poterono ritirare in parrocchia con la Benedizione del Vescovo.
Tanti furono gli incontri con il Vescovo, a partire dai bambini in Parrocchia come nelle scuole ubicate nel Quartiere con i loro Direttori, gli insegnanti, il personale di segreteria e il personale non docente; così anche con tutti i ragazzi delle Scuole medie.
Per tutti fu piacevole conversare con il Vescovo. Gli alunni e i rispettivi docenti furono ospiti del nostro Auditorium.
Mons. Bernini oltre ad incontrarsi con le Associazioni Parrocchiali e quindi i Gruppi “Caritas” e “Giovani”, visitò non pochi malati nelle loro abitazioni e poi in ospedali e case di riposo come la casa “Madre Tecla” delle Suore Figlie di S. Paolo. Ci fu anche l’incontro con i genitori dei bambini comunicandi e cresimandi. Infine, a coronamento della visita, fu l’assemblea con la presentazione della Radiografia della Parrocchia.
Non può passare sotto silenzio l’Anno Mariano indetto dal S. Padre Giovanni Paolo II dalla Pentecoste 1987 al 15 agosto 1988, solennità dell’Assunta, usufruendo in quell’Anno anche del dono della “Indulgenza plenaria”.
E poi il grande Anno Giubilare 2000 con l’invito a riscoprire quale “porta santa” quella che sta accanto alle nostre abitazioni. Anche in questo anno non sono mancati i Pellegrinaggi alle Basiliche Romane e anche in Terra Santa.
Tre mosaici realizzati dai ragazzi della Scuola Media Statale “L. Negrelli” (oggi “R. Pezzi”) sotto la guida della prof.ssa Patrizia Loretelli, bene evidenziati sulle pareti della nostra Chiesa, sottolineano un intenso lavoro su distinti temi religiosi.
Non è mancato l’impegno dell’ Ufficio Parrocchiale, né va dimenticata la sensibilità dei Parrocchiani per il Seminario con la “Borsa di Studio”, a partire dal 1979 in occasione del “ventennale” della erezione canonica della Parrocchia (6 giugno 1959) e tuttora in atto, come anche qualche adozione a distanza di bambini in terra di missione e l’aiuto alla Sierra Leone con riferimento alla Diocesi di Makeni.
Le celebrazioni liturgiche vengono arricchite con i canti del “Coro polifonico” guidato dai “maestri” Ascione Pellegrino e Chiara, mentre la preghiera vocazionale trova il suo apice al Seminario Regionale di Anagni con Gabriele e nei Monasteri delle Agostiniane a Roma con Francesca e delle Minime di S. Francesco di Paola a Grottaferrata con Ernestina.
Non è stata dimenticata la preparazione dei fidanzati alle nozze sia attraverso il Centro Diocesano famiglia con il responsabile Mons. Carlino Panzeri e suoi collaboratori sia con il gruppo parrocchiale degli animatori: i coniugi Renato e Maria Luigia Curci, Luigi Liberati, la dott.ssa Antonietta Visconti e, di venerata memoria, la teologa Norma Mancini Badiali e l’ostetrica Silvana Santini.
Che cosa dire delle persone anziane e sofferenti, che oggi nel Quartiere hanno una forte prevalenza nella popolazione?
Come nel passato non sono state mai dimenticate, così nel presente hanno l’assistenza religiosa anche grazie ai ministri straordinari della Comunione Eucaristica che provvedono con zelo e amore fraterno. Oltre tutto, nello svolgimento della Liturgia, nella Chiesa parrocchiale sono frequentemente ricordate e le sentiamo vicine, quali anime associate a Cristo sulla via della Croce e sono le più gradite a Dio e alla Chiesa.
Per quanto riguarda il settore “Caritas” è vivo il ricordo di quanto si svolgeva nelle visite a persone sole e sofferenti aiutate, con iniziative varie, ad uscire dalla solitudine, tante volte, nella propria abitazione o nella degenza in case di accoglienza o istituzioni varie. Fa piacere ricordare l’animatore Nello Badiali, con la buona cornice di anime sensibili a questi compiti, come: i coniugi Giuseppe e Brigida Della Pietra, i coniugi Carlo e Mafalda Binarelli, Ezzelina Santarelli, Luigina Gennari, Vittoria Allegretti, Liliana Degani, Cesarina Giavari, Paola Binarelli, Lina e Lorella Lorenzetti, Gianluca Pelle. Di venerata memoria e già nella Casa del Padre, sono da ricordare: Mario Guerrucci, Elide Tozzi, Giuseppina Viti, Lucia Scipioni, Elvia Giurioli, Giuseppina Brugnoli, Luciana Salustri, Norma Mancini.
Questo Complesso Parrocchiale comprendente la Chiesa e la Cappella, quali luoghi di culto, le Aule per la Catechesi, la sala dell’Oratorio, l’Auditorium con 200 e più posti e gli Uffici con l’Abitazione del Parroco è stato voluto fortemente dai primi abitanti del Quartiere negli anni 1960 - 1970. Allora nacquero tante attività quali il “Laboratorio Femminile d’impiego del Tempo libero” presieduto e animato nel passato dalla sig.na Maria Ascenzi di venerata memoria e al presente animato da varie signore di tanta buona volontà con la guida della sig.ra Carla Giacomini. Ci sono state non poche sottoscrizioni mensili di tante famiglie e anche i bambini gioiosamente rinunciavano ad una ghiottoneria per donare l’equivalente pro erigenda Chiesa e tutto il Complesso, per il quale sono stati impiegati dieci anni: dal 1965, con la posa della prima pietra il 3 luglio 1965, fino al 1975, con la realizzazione del Campanile e la consacrazione delle quattro campane per le mani di S. E. Mons. Raffaele Macario.
Fu necessario ricorrere a varie iniziative perché si era ben consapevoli che il “Risarcimento Danni Bellici” per una parte delle “Cappelle” distrutte in Albano-Centro nell’ultima Guerra mondiale non sarebbe stato sufficiente per la nostra Costruzione.
Quali furono queste “Cappelle” chiamate anche “Oratori”, cioè “Centri di Preghiera” guidati da Confraternite?
Furono: la Cappella (Oratorio) del SS.mo Sacramento attigua alla Chiesa di S. Pietro e quella del SS.mo Rosario sulla piazza del Duomo davanti alla Chiesa Cattedrale.
Sull’area di questi luoghi di culto oggi, e fin dal primo dopoguerra, sono i parcheggi del Comune di Albano, in sostituzione dei quali si è avuta in permuta la superficie di mq. 940 (riscontrati poi di meno) e sui quali si è realizzato il nostro Complesso Parrocchiale.
A questa realtà problematica, ma tanto illuminata dall’entusiasmo del primo popolo ferraiolino, si aggiunse la carità del Santo Padre di venerata memoria, il Servo di Dio Papa Paolo VI, grazie alla parola del Commendatore Dott. Emilio Bonomelli con il Dott. Alessandro Silvestri e l’Ing. Fernando Maggi, nonché del Commendatore Franco Grezzi, del quale un giorno il Papa mi disse: “ ... ma lei ha qui un avvocato”.
Indimenticabile fu la visita del Pontefice, per Sua iniziativa, venerdì 3 settembre 1971, come ricorda la targa di bronzo all’ingresso della Chiesa. Preziosi sono i Suoi ricordi inviatici dal Suo segretario S.E. Mons. Pasquale Macchi di venerata memoria: lo Stemma del Pontefice e la statua, opera in bronzo dello scultore Enrico Manfrini. Quale gratitudine e riconoscenza e a perenne ricordo di quella visita, si è ritenuto doveroso presentare all’Amministrazione Comunale di Albano la richiesta (8 luglio 2003), con una generosa sottoscrizione del popolo ferraiolino, di intitolare il “Largo” prospiciente l’ingresso dell’Edificio Sacro, al Pontefice Paolo VI. Ciò è avvenuto sabato 5 giugno 2004, unitamente alla Festa Titolare della Parrocchia, a ricordo del XL della elezione al Pontificato di Paolo VI e del XXV del Suo ritorno alla Casa del Padre.
Di queste ricorrenze, il segretario S.E. Mons. Pasquale Macchi fece giungere alla nostra Parrocchia la “Medaglia Commemorativa”.
La cerimonia della Intitolazione della Piazza, con la celebrazione Eucaristica, fu presieduta da S. E. Mons. Agostino Vallini (oggi Em.mo Cardinale), il quale nell’Omelia tratteggiò la Figura e il Magistero di Paolo VI (cfr. “Vita Diocesana” n. 2/2004, pagg. 88-93); straordinaria fu la partecipazione del popolo con la presenza delle Autorità locali.
Da quel giorno, quindi, il piazzale ubicato all’intersezione di via M. D’Azeglio e via Virgilio è intitolato: “Piazza Paolo VI - Papa (1963 - 1978)”.
E’ anche importante ricordare come nel suo piccolo la Parrocchia abbia voluto rendere ulteriore omaggio a questo grande Pontefice nel trentennale del Suo pio transito (6 agosto 1978). Infatti, nel pomeriggio di sabato 25 ottobre 2008, presso il nostro “Auditorium”, è stata rievocata la Sua figura attraverso la sapiente esposizione del nostro vescovo S.E. Mons. Marcello Semeraro.
Dio benedetto e glorioso nei secoli voglia concedere presto qui in terra la glorificazione al Venerabile Papa Paolo VI, mentre siamo già certi che Egli dal Cielo continua ad essere per la nostra Parrocchia un perenne protettore.
Le nuove generazioni che vorranno approfondire la storia di questa parrocchia potranno consultare le due pubblicazioni, ricche di documenti, edite nel 2001 e 2007.
Sono grato al carissimo Mons. Monaldo Cenciarelli, Parroco della Chiesa della SS.ma Trinità in Genzano di Roma. Dio l’abbia nella Sua Gloria! Rivolgendomi a lui per un consiglio su come amministrare ciò che era ed è della Parrocchia, mi dette il giusto suggerimento: Registri Buffetti. E così ho fatto fino al presente.
Sono 12 Registri Buffetti di contabilità a partire dal 10 ottobre 1960 al presente 2010. A questo proposito ho desiderio vivo che i suddetti “Registri“ non vengano smarriti perché sono un saggio di fede del popolo ferraiolino dal primo sorgere della storia di questa Parrocchia del “Cuore Immacolato della Vergine Maria” in Albano - Ariccia.
Tutto, a dire il vero, è stato come un sogno! Ho dovuto concentrarmi non poco per ricordare almeno in linea di massima il cammino portato avanti con le attività pastorali e non posso fare a meno di ricordare i Sacerdoti degli Istituti religiosi di Albano che mi sono stati vicini e per questo non è mai mancato l’aiuto per le Sante Messe e per il Sacramento della Riconciliazione. Sono di venerata memoria: D. Carlo Dragone, D. Rosario Francesco Esposito, D. Giuseppe Pasquali, D. Guido Pettinati, D. Vincenzo Iannuzzi, D. Guerrino Pelliccia, D. Giuseppe Laselva, D. Giovanni Robaldo, D. Gerardo Franza, D. Luigi Rolfo, D. Domenico Spoletini, D. Antonio Maselli, D. Giuseppe Viano.
Sono grato ai giovanissimi sacerdoti del Clero Diocesano: D. Mauro Verani, D. Alessandro Saputo oggi diligenti e zelanti Parroci in Diocesi e attualmente P. Ennio Di Giampasquale. Meritano di essere ricordati inoltre: P. Tommaso Mastrolitto e D. Davide Arpe.
Mi sarebbe piaciuto provvedere ad una superficie di terra, almeno 500 metri, per realizzare un “Campetto Sportivo” a vantaggio dei ragazzi del Quartiere; per questo mi rivolsi, più volte, al signor Marchese Alessandro Ferraioli, ma invano.
A questo proposito la Parrocchia, con me, è grata alla famiglia della Società S. Paolo per quanto ci è stato concesso, nel passato, circa l’uso del loro “campo” con l’augurio che ci possa essere concesso anche in un prossimo futuro.
Di fronte a tutta questa panoramica sopra esposta, emerge, per la disponibilità e la collaborazione, Simone, che tutti conoscono e stimano.
Concludendo, mi sento in dovere con tutta la popolazione della Parrocchia di ringraziare il Signore.
Ecco il significato del canto del “Te Deum” di Ringraziamento al termine della S. Messa.
Mi sento, però, anche in dovere di chiedere “venia” se c’è stata qualche “lacuna” o l’inadempimento di qualche cosa o dovere, per cui abbiate con me la bontà di supplicare la Divina Misericordia.
Voglia il Signore benedire tutte le famiglie del Quartiere di Villa Ferraioli e un particolare grazie va, da parte mia, a chi si è prodigato a vantaggio di questa Parrocchia.
Nell’ora presente necessita nuovo slancio per una rinnovata educazione alla fede. Mi auguro che nessuno venga meno alla testimonianza dell’amore di Dio e della Chiesa e sappia spalancare, come è viva voce del Papa Giovanni Paolo II, le porte a Cristo Signore.

Albano, 10 ottobre 2010

Mons. Umberto Galeassi
Parroco

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