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I ministranti

SERVIRE IL SIGNORE NELLA GIOIA… L’INCONTRO TRA JONA E IL RE

Jona era davvero un caro ragazzo: sempre contento, rispettoso con tutti e generoso con gli amici. Insomma era quello che si dice un ragazzo in gamba. Nel suo villaggio lo conoscevano tutti: era il figlio di Abram e Rachel. Era quel ragazzino di dieci anni, con i capelli neri come la notte e gli occhi azzurri come il cielo quando è senza nuvole, che giocava sempre davanti alla bottega del maniscalco Aral.

Viveva nel Regno di Kalem, in Oriente, in quel territorio compreso dai fiumi Acor e Pabel. In quel Regno tutte le persone si sentivano una sola grande famiglia e il loro Re vigilava su di esse perché non accadesse loro alcun male. Un giorno, mentre si recava alla fonte del villaggio per attingere acqua, sentì squillare delle trombe sopra il rumore prodotto da un gran numero di cavalli al trotto: il Re stava per passare di lì.

Quando vide la carrozza, si mise a fissarla con gli occhi sgranati per la curiosità e la meraviglia: stava per passare il Re, proprio Lui. E rimase ancora più stupito di un fatto: mentre lui fissava la carrozza, notò che, da dentro, qualcuno fissava lui. La carrozza era sempre più vicina, si trovava ormai a pochi metri. Incredibile: si fermò proprio davanti alla fontana. Jona e il Re si fissarono per alcuni istanti.

 Il Re sorrise e gli disse:”Pace a te, Jona”.”Come fai a conoscermi, se non mi hai mai visto?” domandò Jona. “Io conosco bene e per nome tutti gli abitanti del mio Regno. E so che sei un ragazzo speciale. Vuoi venire con me?” chiese il Re. “E cosa farò con te?” domandò nuovamente Jona: “Mi servirai! Sbrigherai le faccende più semplici e umili così io potrò concentrarmi su quelle più grandi e importanti. Vuoi?”. “Si”, rispose Jona, tutto felice. E, lasciata la brocca alla fontana, lo seguì.

Qualche mese più tardi, Jona ritornò al suo villaggio per salutare i genitori. Ormai, pur essendo molto giovane, era diventato un personaggio importante e godeva della stessa gloria del Re. Passando davanti alla bottega del maniscalco, le persone che lo vedevano commentavano:”Arriva jona, il servo del Re! Inchinatevi qundo passa e rendetegli ogni onore. Nessuno, al castello, sta vicino al Re come lui”.

DESTINATARI

Bambini (dai 9 anni) e adolescenti che desiderano vivere alcuni momenti di formazione, gioco, preghiera e servizio.

PROPOSTA

Vuoi dare una mano al Re, vuoi stargli particolarmente vicino e di condividerne l’onore? Il Re vuole persone come Jona: capaci di voler bene; vuole persone disponibili, generose. Vuole persone che imparino a servire come Lui sa servire: ricordiamo l’episodio nel quale Gesù si china a lavare i piedi agli apostoli. La grandezza del Signore si esprime proprio qui, nel manifestare il suo amore sconfinato, tanto da farsi servo dei servi, Lui che è il Re.

Un ragazzo non diventa grande perché diviene famoso. Un ragazzo diventa davvero grande quando impara a voler bene. Vuoi diventare un ragazzo grande anche tu? Allora impara a voler bene, impara ad amare. Il primo passo da fare è quello del servizio

CHI SIAMO?

Beh, è facile riconoscerci, basta venire la domenica in Parrocchia per vederci attorno all’Altare, durante la Celebrazione Eucaristica, mentre svolgiamo il nostro servizio. Ci avete riconosciuti? No, non siamo i chierichetti, i piccoli preti, ma siamo Altar Boys o Ministranti. Il suo senso sottolinea il carattere dell’azione propria di chi serve: deriva appunto dal latino minister che significa servitore. E’ interessante l’origine della parola, perché è… evangelica, almeno nelle intenzioni. Si tratta infatti del contrario di magister (maestro), secondo alcuni costruito con l’avverbio magis che significa più, maggiore, minister è invece formato con l’avverbio minus, cioè meno, minore. Ci vengono in mente le parole di Gesù:” Se io, il maestro, vi ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri” e “nessuno è più grande del proprio Maestro”.

Ma il nostro  servizio non si limita solo all’interno di una chiesa… Esso deve irradiarsi nella vita di ogni giorno: nella scuola, nella famiglia e nei diversi ambiti della società. Poiché chi vuole servire Gesù Cristo all’interno di una Chiesa deve essere suo testimone dappertutto.

 (Giovanni Paolo II)

 

SE VUOI CONOSCERCI, CI INCONTRIAMO TUTTE LE DOMENICHE ALLE ORE 9.45

 

Gruppo Ministranti

Giovanni Paolo II

Allegati:
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